Da Chiang Mai a Chiang Rai in bus

Sono partita da Chiang Mai per andare a Chiang Rai senza troppi pensieri. Non so perché, ma ero più che convinta che non molte persone erano interessate ad andare su a nord, tanto che con tutta la calma che solo un bradipo può avere, mi sono trascinata giù dal letto più tardi del solito e mi sono fatta portare alla stazione dei bus. Se si prende un taxi rosso (che son quelli che costano meno) lungo le mura il prezzo si aggira intorno ai 30/40 bath.

Alla stazione dei bus bisogna prendere il numerino, come in ospedale, e aspettare il proprio turno. Io alle 11 del mattino avevo il 558. Il tabellone segnava 430. Un buon inizio! Quando finalmente arriva il mio turno, devo ammettere anche abbastanza in fretta considerando come invece siamo abituati in Italia, il biglietto mi costa 164 bath, ci sono bus che partono per Chiang Rai quasi ogni 15 minuti durante il fine settimana, il primo pieno è alle 15.

Ho passato dalle 11.20 alle 14.30 in un bar, in fronte alla stazione, un caffelatte e un toast mi sono costati 100 bath. Se volevi ricaricare la batteria del cellulare altri 20 bath, il notebook? 40 bath. Non si poteva usare il bagno, ma il wifi era gratis. Grazie al cielo.

Il viaggio in bus è stato un classico viaggio thailandese, fuori dal bus 29 gradi, dentro 18. La thailandese seduta di fianco a me ha addirittura borbottato qualcosa e fatto no no con la testa quando le ho detto che avevo freddo. A parte l’aria polare, la strada è stata tutta curve sali e scendi. Da una parte ho ringraziato di aver preso il bus piuttosto che il minivan a 280 bath. Non per il prezzo, ma perché almeno in salita era obbligato dal motore a rallentare la sua corsa. Pazzi thailandesi, ma servizi di “gran classe”; per tutti bottigliette d’acqua, vafer alla fragola e salviettine umidificanti.

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Chiang Rai

Dopo tre ore ero finalmente a Chiang Rai, il sole ormai sceso lasciava spazio alle luci delle bancarelle del night bazaar. A prima impressione mi è sembrata una cittadina sicuramente piccola, ma ben tenuta, curata e abbastanza pulita, ma poco viva, se non in pieno centro. I prezzi mi sono sembrati sicuramente più alti di Chiang Mai, però bisogna ammettere che mi pare di aver visto molti prodotti fatti a mano e quindi particolari nel loro genere. Resta il fatto che alle 9 di sera la città è deserta e verso le 10 anche il Night Bazaar inizia a sbaraccare.

Ci ho messo 2 ore a trovare una sistemazione per la notte. Gli ostelli praticamente inesistenti lasciano spazio a hotel e Guesthouse con prezzi più alti di quello che ci si può aspettare da una Chiang Rai così a nord e, pensavo, poco turistica.

Alla fine ho trovato un posto a 700 mt dal centro, che in ottica Chiang Mai a quella distanza sei comunque in una bella situazione, a Chiang Rai, oltre i 200 metri sei completamente fuori da ogni genere di vita. Ho però un bel materasso piazzato a terra e un compagno di stanza Svedese per 250 bath. Ci sono restata due notti.

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White Temple

Mi sveglio col sole, mentre Gustav dorme ancora, senza far rumore esco e mi dirigo a piedi verso la stazione del bus. Nessuno conosce l’inglese al di fuori delle mura di Chiang Mai, figuriamoci a Chiang Rai. Però se si parla di White temple e Black house in un attimo sono sul bus giusto che mi fa scendere proprio davanti.

Mi dirigo prima a mangiar qualcosa nel tunnel di ristorantini, e appena fuori vengo accecata da tutto il bianco e la luce del tempio. Metto gli occhiali e mi dirigo all’entrata gratuita, non bisogna neanche coprirsi le spalle.  L esterno molto impressionante e decisamente strano. Dentro il tempio un uomo sta dipingendo le pareti.

Guardo bene e tra i disegni riesco a notare Sailor Moon e Dragonball, un camion della Pepsi, Hello Kitti, Kung Fu Panda, Batman e Spiderman, Matrix, una tartaruga Ninja, e tra vari missili un esplosione sulla terra. Tutti che proviamo di nascosto a fare foto e puntualmente la vedetta di turno ci scopre e alza la voce.

Direi che i miei occhi hanno avuto per un paio di minuti l onore di vedere una trashata atomica. E dopo che hanno visto Hello Kitti il mio cervello ha fatto muovere le mie gambe lontano da quel posto. Non so cosa gli sia venuto in mente di disegnare cartoni animati sui muri. A dire il vero non voglio neanche saperlo.

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Autobus 20 bath per tornare Taxi Car rosso 30 bath.

 

Black House

Whithe temple e Black House sono uno l’opposto dell altro. Oltre che in senso figurativo anche per quanto riguarda la distanza dal centro. Dal tempio torno alla stazione dei bus e con altri 20 bath mi dirigo a queste costruzioni di case nere.

La #blackhouse in #thailandia non è sicuramente un posto per animalisti… Se siete suscettibili non andateci. Giusto un filo inquietante.

Una foto pubblicata da Vale&Cla – Infilaci il Naso (@infilaci_il_naso) in data:

Non avrei mai voluto andarci da sola.

L’impressione è stata quella di aggirarsi tra luoghi in cui sono avvenuti riti satanici, alcune case erano chiuse, ma grazie alla mia stupida curiosità ho voluto guardare lo stesso, attraverso la spioncino, o al battente un po ritirato della porta, col senno di poi non avrei mai voluto. Una testa di mucca color marrone mi guardava da infondo alla stanza, appesi ciondolavano animali morti, forse gatti. Per terra tappeti di pelli di animali sui quali appoggiavano anfore grosse e nere, una dietro l’altra, posizionate in fila dalla porta d’ingresso fino alla mucca.

Guardare dallo spioncino… È sempre un rischio. #thailandia #blackhouse

Una foto pubblicata da Vale&Cla – Infilaci il Naso (@infilaci_il_naso) in data:

Tutto il comprensorio è un luogo un po macrabo, un po ovunque pelli di orsi, lupi, coccodrilli distesi sui tavoli, sui letti o sulle poltrone, serpenti lunghissimi tengono stretti nella loro bocca una bella manciata di soldi. Corna e teschi di animali sopra le porte o come centro tavola.

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Al centro del giardino ci sono 4 gabbie. La prima rotonda, sembra quasi un pozzo, all’interno c’è una povera tartaruga. Nella seconda un gufo dormicchia rannicchiato sul suo tronco. Nella terza e piu impressionante ci sono due serpenti, veramente grossi e neri. E sono vivi. Nell’ultima due uccelli cinguettano stridulamente.

Sono uscita sana e salva. Ho preso un taxi con altri due ragazzi cinesi. 50 bath a testa.

 

Il tutto mi ha impegnato solo la mattina.

Quindi tirando le somme ho speso 20+30+20+50(andare e tornare dalle attrazioni)+250+250(le due notti in ostello)+169(bus andata)+132(bus ritorno)

Ma non mi conveniva fare un tour di un giorno da Chiang Mai?