L’arrivo in Danimarca dalle isole Faroe

In questo articolo ti racconto come abbiamo viaggiato dalla Danimarca all’Italia via terra. Un viaggio che è in realtà è iniziato molto più a nord. Abbiamo viaggiato dall’Islanda alla Danimarca in nave, passando per le isole Faroe.

Hirtshals è il porto dove attracca la Nörrona nell’estremo nord della Danimarca.
E’ un porto commerciale, non ha niente di turistico, è in espansione, ci sono mezzi pesanti sparsi qua e la, transenne, cemento grigio sferzato da un vento gelato e sabbia.

Si percepisce il fatto che quello è uno spazio che è stato rubato al mare e si percepisce di aver cambiato completamente situazione, dalle tranquille distese di ghiaccio dell’Islanda, alle verdi montagne spruzzate di neve delle Faroe, ci si ritrova sbalzati in un grigio e freddo porto della Danimarca.

I camion ci passano di fianco mentre camminiamo zaino in spalla verso la stazione dei treni che dista un paio di chilometri.

Abbiamo deciso di viaggiare dalla Danimarca all’Italia via terra perchè quando abbiamo controllato i biglietti aerei da comprare erano ormai a prezzi eccessivi.

Il treno è il mezzo più comodo per spostarsi in Danimarca, il servizio è impeccabile, i treni sempre in orario, puliti, e prese di corrente ad ogni sedile. Le stazioni sono completamente automatizzate e senza personale, il biglietto va fatto alle macchinette. Solo nelle grandi stazioni è possibile a volte acquistare i biglietti anche dai 7eleven (piccoli supermercati).

Una cosa da considerare e che non sapevamo dei treni in Danimarca è che i prezzi dei biglietti variano in modo del tutto simili a quelli degli aerei. Aumentando esponenzialmente più ci si avvicina alle date del viaggio e quindi prendendoli il giorno stesso abbiamo speso molto di più che se li avessimo prenotati prima.

Io in treno
La Vale su uno dei tanti treni che abbiamo preso per girare la Danimarca

Dalla Danimarca all’Italia via terra: l’arrivo in Germania

Ad un certo punto della nostra permanenza danese ci siamo resi conto di non aver acquistato nessun biglietto per tornare a casa.

Abbiamo trovato un Flixbus che partiva da Amburgo e lo abbiamo prenotato. A questo punto non ci restava che andare ad Amburgo.

Il treno, pur partendo da Rødbyhavn (Danimarca) è gestito da Deutsche Bahn, la compagnia che gestisce i treni in Germania, e lo abbiamo prenotato tramite il loro sito.

Quello che inizialmente ci ha lasciati interdetti è il fatto che a separare la Danimarca dalla Germania sia un tratto di mare. Ed infatti alla stazione si sale sul treno che a sua volta sale su di un grosso battello.

Una volta sul battello si viene fatti scendere dal treno e si sale al piano superiore della barca dove ci sono un paio di ristoranti, qualche negozietto, un piccolo ponte ed un area comune dove potersi sedere.

Ovviamente il mare è terribilmente mosso e la barca decisamente meno stabilizzata della Nörrona.

Risaliti di nuovo tutti sul treno e siamo arrivati ad Amburgo.
Amburgo è la seconda più grande città della Germania. Dopo tutti questi mesi passati tra piccoli paesini abitati da poche e schive persone, il caos e la fretta della città ci hanno colpito. La gente di corsa nella metro, i turisti ubriachi, le macchine, l’aria sporca, tutte cose che non è che ti dimentichi, però ti disabitui.

In ogni caso Amburgo è una bella città, viva, il quartiere di S.Pauli è una figata, e poi tornare a poter mangiare e bere con pochi euro è stata una gioia. Una vera gioia.
 Gioia rovinata da un freddo umido e penetrante accompagnato da un vento gelato che ti entra nelle ossa.

Claudio ad Amburgo
Claudio, nei pressi del porto di Amburgo. Poco dopo ci siamo mangiati un panino con l’aringa che non dimenticheremo facilmente

Da Amburgo a Milano

La prima nostra esperienza con Flixbus è stata questa, da Amburgo a Milano, e dobbiamo dire che non è stata delle migliori.
Noi non siamo tipi abituati a grandi comodità però sinceramente ci aspettavamo che il bus fosse un pelo più attrezzato. In realtà era il classico bus scomodo e un po sfasciato tipo quelli da gita scolastica, neanche il bagno funzionava.

Il fatto che i posti non siano assegnati crea la classica confusione frenetica dove tutti si accalcano sgomitando verso le porte del bus nel disperato tentativo di accaparrarsi i posti migliori.

La triste verità e che poi di posti davvero migliori non ce ne sono e il viaggio è stato scomodo per tutti.

Per qualche ragione non ci siamo fermati ad Hannover. Siamo quindi dovuti tornare indietro a fare scendere i poveretti perdendo un ora. Poi ha iniziato a nevicare e questo ha rallentato ulteriormente la già lentissima corsa del bus. Flagellata peraltro dalle continue fermate dovute alla mancanza del bagno a bordo.

Unica nota positiva la connessione internet sul bus (limitata a 150 mb al giorno) e la presa di corrente sotto il sedile.

Una volta a Milano un treno ci ha portato a Novara, casa nostra, tappa finale di questo lungo e bellissimo viaggio attraverso l’Europa.

io guardo fuori dal finestrino del bus il paesaggio tedesco
La Germania che scorre fuori dal finestrino. Il sud, con le sue foreste, è davvero bellissimo

I costi del viaggio dalla Danimarca all’Italia via terra

In Danimarca abbiamo pagato di più di quello che avremmo potuto, ovvero circa 140€ in due, per tagliare il paese da Hirtshals a Døstrup. Il biglietto da Døstrup a Lolland, prenotandolo in anticipo ci è costato circa 50€
In totale abbiamo speso quindi circa 200€ di treni. Prenotando con anticipo il viaggio da Hirtshals a Rødbyhavn può venire a costare tra i 60 e i 70€ a persona.

Il treno fino ad Amburgo ci è costato 60€ (in 2) mentre il Flixbus fino a Milano 80€ (sempre in 2)

Noi in posa con lo sfondo della cupola di Novara
Noi e la cupola di Novara. Siamo a casa