Eugene

A Eugene non c’è molto da vedere e per questo mi piace. Non è una città turistica e infatti di giapponesi nemmeno l’ombra.

Eugene è rilassante, verde, piena di scoiattoli e di persone sportive che vanno in bicicletta o corrono lungo i viali alberati.
Workaway mi ha dato una mano anche questa volta. Sono a casa di una ragazza che ha bisogno qualche piccolo lavoretto per un paio di ore al giorno. In realtà pensavo di venire qui a lavorare con le piante medicinali, invece sto facendo tutt’altro.

Eugene in autunno è un esplosione di colori e di foglie che invadono i marciapiedi. Camminando per le tranquille vie intorno alla città si possono incontrare tantissimi scoiattoli che si rifugiano nei giardini delle tipiche villette americane, una più bella dell’altra. Qualcuno inizia a esporre qualche zucca arancione, alcune lapidi di plastica e magari qualche maschera spaventosa.

Tipica casa di Eugene con camino e arcate
C’è uno scoiattolo nascosto, chi lo vede?

Al tramonto le lucine che percorrono le grondaie dei piccoli portici si illuminano, le luci nelle case si accendono e si può vedere chiaramente, attraverso le finestre senza tende, le famiglie sedute al tavolare che consumano la cena. Non posso fare a meno mentre cammino di dare una sbirciata.

Il mercato del sabato è diviso in zone, la parte più visitata è senza dubbio quella di frutta e verdura dove anche io ho comprato qualcosa da mangiare, qualcuno suona con la fisarmonica al semaforo, le macchine passano lente, le bancarelle intorno alla fontana vendono oggetti di ogni tipo.

Eugene è un posto dove si può godere della tranquillità della vita e dove tutto sembra fatto perfettamente per essere armonioso. Anche camminando nelle strade principali si può trovare dell’arte sui muri o sulle piccole cabine elettriche e il grigiume della strada in un attimo si colora. una mamma con la sua bambina che ho incontrato un giorno per strada esplodevano di sfumature e disegni.

Mamma e figlia per le strade di bend con vestiti colorati
Una mamma con la sua bambina incontrate un giorno per strada. Colorate proprio come la città in cui vivono!

Per quanto mi riguarda, se vivessi a Eugene passerei le miei giornate tra la biblioteca, il parco, le strade del centro e il Sundance Natural Food. Un supermercato si, ma non un supermercato qualunque. Tutto al Sundance sembra essere stato organizzato per godere di ogni particolare durante la spesa. E ve lo dice una che odia andare al supermercato.

Per quel che mi riguarda a Eugene ci sono due cose “da vedere”: 

  • Il museo di storia naturale e cultura… che ovviamente non ho visto
  • Il mercato del sabato, di cui vi ho parlato sopra, che invece è molto carino. I prezzi di frutta e verdura sono buoni e ci sono un sacco di oggetti homemade particolari.
Mercato di Bend con le bancarelle più particolari
Una piccola zona del mercato con le bancarelle più particolari

Sulle tracce dei Simpson

La sapete la storia dei Simpson?

Matt Groening, il fondatore dei Simpson, ha dato i nomi dei suoi famigliari ai personaggi del cartone. Un giorno non si sentiva ispirato e voleva fare in fretta perchè aveva paura che gli rubassero l’idea, così tutti i nomi provengono dalla sua famiglia e dai posti in cui ha vissuto.

Matt ha passato molto del suo tempo a Eugene, soprattutto da Max, un pub, neanche poi tanto vicino al centro, ma davvero caratteristico. E guarda un po… assomiglia molto al locale di Moe. Sono entrata e mi sono bevuta due birre e ho immaginato Matt, seduto in quei tavolini a disegnare quelle faccine gialle. Perché si! Pare abbia passato li molto tempo a disegnare. Effettivamente il pub ricorda molto la taverna di Moe, ma all’interno non c’è nessun collegamento né a Matt ne ai Simpson.  Nessun disegno, neanche uno scarabocchio. Ho comunque passato due belle ore e conosciuto qualche frequentatore del pub. 

La Max's Tavern a Bend
Max’s Tavern

Springfield

Springfield è esattamente la Springfield che pensate, quella che ha dato il nome alla città dei Simpson!
Dista una decina di minuti da Eugene e si può tranquillamente raggiungere con il bus.
Springfield alla fine non è niente di che, sembra una cittadina un po’ morta, piena di disegni, ma tutto si concentra sulla strada principale. C’è un murales bellissimo dei Simpson che si trova in una strada interna visibile anche dalla main street, e poi c’è la Moe’s Tavern (inserita nel ristorante Chow) che in realtà è nata grazie al cartone e non viceversa e si trova dietro la stazione dei bus. 

Moe's Tavern facciata

Ho avuto come la sensazione che non siano riusciti a fare il botto che pensavano di fare. Da quello che ho letto in rete una volta la taverna di Moe era ben vista e aveva una bella insegna all’esterno del locale. Ora non c’è più. I Simpson qui hanno lasciato un po l’amaro in bocca per quel che mi è sembrato di capire.