Visitare Los Angeles non è una passeggiata, Ma non mi è stato chiaro finchè non sono arrivata a Union Station e ho impiegato quasi due ore a raggiungere la casa di Ron.
Per darvi un’idea… Los Angeles è la sesta città più grande del mondo per estensione. Nei primi cinque posti troviamo Chicago, Atlanta, Tokio, Boston (capitale del Massachusetts), e al primo posto New York. Quando pensate a Los Angeles pensate a 10 delle nostre città messe tutte insieme. Ci vuole tempo a visitare tutto! Solo Santa Monica conta 90mila abitanti, Venice 41mila, Hollywood 125mila… sono quartieri di Los Angeles, ma per le dimensioni a cui siamo abituati noi, possiamo chiamarle città.
Come muoversi a Los Angeles: Trasporti
Muoversi in macchina è secondo me il modo migliore per visitare la città, magari parcheggiando un po più lontano dai posti super turistici perché i parcheggi rischiano di costare davvero tantissimo, anche 20 dollari se superate le prime due ore. Però, date le dimensioni della città, la macchina è una comodità davvero indiscutibile, riduce i tempi di viaggio tra un posto e l’altro dandovi così l’opportunità di vedere più cose e in meno tempo.
Se invece preferite non guidare nel traffico metropolitano, la rete di trasporti è davvero gigante e composta principalmente da 4 compagnie di bus. Se intendete muovervi in questo modo vi consiglio di fornirvi della tessera Metro che potete procurarvi alle macchinette dove si comprano i biglietti oppure direttamente sui bus Metro. Costa 2 dollari, ma ve ne fa risparmiare parecchi perché solo con la tessera potrete usufruire dei tranfer, ovvero pagate il biglietto da 1,75 $ un volta sola e potete usarlo per prendere le coincidenze entro 2 ore dall’obliterazione. In caso contrario dovrete pagare su ogni mezzo che prendete, anche se si tratta solo di una coincidenza. In più mi è capitato spessissimo che l’autista mi lasciasse salire sul bus anche nel caso in cui la mia tessera non funzionasse per un errore o mancassero dei soldi.
Alla fine ho pagato gli spostamenti davvero pochissimo e alcuni bus costano anche meno, come i Dash o i bus locali. Vi consiglio inoltre di tenere con voi sempre un po di monetine. Ad esempio per arrivare a Venice da San Pedro, dopo aver preso un bus e la metropolitana ho dovuto pagare 1 dollaro cash perché l’ultima tratta era gestita da un’altra compagnia. Gli autisti sono abbastanza pazzi, a volte un po frustrati, ma credo sia normale guidando in una città come Los Angeles.
Come arrivare a Los Angeles
Miracolosamente in California c’è Flixbus che è davvero poco costoso soprattutto se comprate il biglietto molto prima. Io l’ho comprato con una settimana di anticipo e l’ho pagato 16$ da San Francisco a Los Angeles. Viaggio piacevole e wifi ottimo. Los Angeles è collegata con Flixbus anche da Las Vegas e Phoenix. Altre compagnie che potete controllare sono Megabus e Grayhound (con quest’ultima ho viaggiato durante l’ultimo viaggio da Vancouver e nella maggior parte dell’Oregon). E ricordiamoci che non c’è solo il bus, ma che si possono prendere anche i treni dell’Amtrak (forniti di cuccette per i viaggi più lunghi).
La mia Los Angeles
Alla fine, ridendo e scherzando, ho vissuto a Los Angeles quasi un mese.
La mia stanza era in una casetta a un piano con un ampio giardino sul retro e un albero sul quale si rincorrevano spesso una numerosa famiglia di orsetti lavatori.
Con Los Angeles non è stato amore a prima vista, l’ho scoperta piano piano e se dovessi fare un grafico delle emozioni che mi ha dato la linea sarebbe molto irregolare, salirebbe a picco e scenderebbe precipitosamente in continuazione. A primo impatto Los Angeles mi è sembrata tutto quello che vorrei non fosse il mondo. C’è una disparità sociale difficile da accettare, da un lato le grandi ville dei vip e i loro giardini imperiali, dall’altro barboni e drogati che camminano per le strade come zombie e vecchiette che frugano nei bidoni della spazzatura per cercare qualcosa da portare a casa. Non deve essere facile vivere in un posto come questo, né ammettere dopo tutto che Los Angeles non è solo grandi star del cinema e Hollywood, ma purtroppo c’è anche una realtà che molto speso viene nascosta e lasciata nell’ombra.
Ho imparato a conoscere Los Angeles poco per volta, e anche se non si è presa tutto il mio cuore, come invece ha fatto San Francisco, ho trovato alcuni posti in cui mi piacerebbe tornare ancora.
Ma andiamo con ordine.
San Pedro
Questo è il quartiere che mi ha ospitato per tutto il periodo, è indubbiamente la zona più messicana di tutta Los Angeles. E’ una zona abbastanza sicura anche se eviterei di camminare la sera da sola, anche perché non c’è molto da vedere, ma è piena di buonissimi ristorantini messicani che da fuori non sembrano promettere niente di buono, ma all’interno invece cucinano piatti deliziosi. Fate un giro al mercato, ogni venerdì mattina, qui ho trovato i Kettle Corn più buoni che ho mangiato in tutto il viaggio e molte bancarelle di ottimo cibo messicano da cui si sente un delizioso odore fin da lontano. San Pedro è anche una zona portuale, anzi, quando dico porto parlo di uno dei cantieri più trafficati degli Stati Uniti. Da San Pedro si arriva in città tranquillamente con il bus, senza nessun cambio, in un oretta buona.
Palos Verdes Penisula
Los Angeles non è solo spiaggioni piatti e giganti alla Baywatch come quelli che siamo abituati a vedere in tv. La Penisola di Palos Verdes solitamente non è inserita negli itinerari turistici, ma secondo me merita un sacco! Pur essendo sempre a Los Angeles è un luogo molto rilassato, dove il vento soffia sulle scogliere e si sentono le onde infrangersi. La vista dall’alto sull’oceano è spettacolare. Palos Verdes è una zona ricca, ci sono bellissime case che si affacciano sul mare, un campo da golf realizzato da Trump, ci sono sentieri praticabili a piedi e in bicicletta e anche una chiesetta immersa nel verde con il tetto di vetro.
Hermosa Beach
Questa è una zona molto carina e tranquilla, ma con tanti localini e negozietti piccoli e particolari. C’è una piccola piazza pedonale che porta fino al molo da cui si snoda un sentiero percorribile sia a piedi che in bicicletta che porta fino a Santa Monica, ma che parte da un po più a sud, da Torrance Beach.
Arrivando con la macchina da San Pedro, si può prendere la strada panoramica e fermarsi a Redondo Beach (la spiaggia prima di Hermosa) e gustarsi la vista dall’alto. A Hermosa Beach sono stati girati alcune scene di film importanti, come l’ultimo La La Land o le riprese sulla spiaggia della serie The O.C., come dimenticarla.
Venice
Andrò anche controcorrente, ma purtroppo Venice è la zona di Los Angeles che mi ha fatto impazzire di meno. Sotto l’aspetto colori e murales è molto bella, perché ci sono dei disegni davvero molto interessanti, ma tutto il resto mi ha deluso un po. In primis i famosi canali, ed è per questo che a Venice ho dedicato un post intero in cui racconto cosa non va.
Questo qua: La cosa più bella di Venice sono le palme
Santa Monica
Sono arrivata a Santa Monica camminando lungo la passeggiata pedonale che costeggia la spiaggia da Venice.
Direi che è stato amore a prima vista.
Oh si! Santa Monica è proprio bella, sarà il vecchio ponte, la ruota panoramica, la spiaggia che senza saperlo ammiravo mentre guardavo Baywatch negli anni 90… ricordi, forse. E poi la via pedonale, piena di negozi, avrei comprato tutto, invece ho preso solo un Hula Hoop. Questo è un posto dove passerei volentieri a vedermi il tramonto a giorni alterni.
Beverly Hills
Mi è piaciuta più di quanto mi aspettassi, forse perché sotto le feste di Natale tutto assume un aria più particolare, non so. Beverly Hills è molto curata, i negozi di lusso non sono poi male e tra porte importanti e negozi pieni di lucine ho trovato un temporary Art, se così lo possiamo chiamare, che mi ha completamente lasciata a bocca aperta e lasciato scorrere il tempo più veloce di quanto ne avessi. Lei si chiama Alexa Meade e crea delle installazioni magiche.
Andare a visitare The Grove è stato poi la ciliegina sulla torta, il Farmer Market sotto Natale è un qualcosa di veramente meraviglioso, ben curato e organizzato. La casetta di Babbo Natale apriva la porta a una bella fila di bambini pronti a salire sulle gambe di quel signore vestito di rosso e con la barba lunga e bianca, poco più avanti si faceva il conto alla rovescia per i festeggiamenti ebraici del Chanukkah. Per favore non dimenticate di andare in bagno, perché un bagno così lussuoso in un centro commerciale non lo troverete mai più.
Hollywood
Che ci capiate o no di cinema fare un giro a Hollywood è comunque un esperienza particolare. Ho passeggiato su e giù lungo Hollywood boulevard un paio di volte perché la prima volta non si può fare a meno di camminare col naso all’ingiù per guardare le stelle e leggerne il nome! Ho trovato dei nomi pazzeschi e ho scattato un sacco di foto ai miei piedi. Quando ormai la gobba alla schiena sembrava quella del gobbo di Notre Dame sono ritornata indietro e ho ripercorso la via guardandomi intorno. Ne vale la pena, anche se è un posto super commerciale, anche se è pieno di gente, anche se alla fine è solo un pezzettino di strada, anche se non si capisce molto di cinema! Hollywood è da vedere almeno una volta.
Chinatown, Little Tokio, Olivera Street
E’ possibile in un giorno andare in Cina, poi in Giappone e infine in Messico? Chinatown, Little Tokio e Olivera Street sono abbastanza vicine da pensare di vederle tutte insieme lo stesso giorno. Tra tutte, quella che mi è piaciuta di più è Little Tokio. C’è una zona pedonale ben curata piena di negozietti dove si può trovare davvero di tutto e di più. Quante cose terribilmente incredibili producono i giapponesi!? Anche Olivera Street è molto carina, piena di bancarelle ricche di prodotti messicani a pochissimo prezzo. Mi ha deluso un po Chinatown, diciamo che tra tutte le Chinatown che ho visto nel mondo questa mi è sembrata la più spoglia e anche la meno frequentata.
Downtown
Il centro città è un punto dolente. E’ la zona dove più in assoluto si vede il degrado della città, dove chi non ha una casa gira con i carrelli della spesa colmi di cose, dove i brutti odori agli angoli delle strade o passando vicino a un anfratto ti entrano dentro le narici mentre stai mangiando la tua arancia, e non è bello. Downtown è la zona dove è meglio non incrociare gli sguardi di qualche matto perché non sai mai cosa potrebbe fare o dire. Uscire dalla zona turistica, quella che su google è segnata in marroncino per capirci, sarebbe meglio evitarlo, perché basta girare l’angolo sbagliato per trovare pochi pedoni e molto più degrado. No Downtown non mi è piaciuta. Anche se Pershing Square e la sua pista di pattinaggio sono molto carine, il mercato centrale è pieno di ogni tipo immaginabile di cibo e sembrano tutti buonissimi, anche i centri commerciali sono stratosferici.
Fashion District
Questa è una zona davvero particolare, è piena di negozietti che vendono abbigliamento per tutti i gusti, a prezzi stracciati. Ci sono vestiti da sposa, da gala, da notte di furore, scarpe e felpe turistiche. In realtà mi è sembrato che più o meno i vestiti nei negozi fossero spesso molto simili se non uguali, quindi fatevi un giro e chiedete i prezzi prima di comprare. Più che il distretto del Fashion mi è parsa la fiera delle cinesate, però fa sempre comodo qualche cinesata ogni tanto.
Long Beach
Una delle spiagge più famose della zona e si trova a due passi da San Pedro.
Long Beach non è solo una spiaggia, è la seconda città più grande dell’area metropolitana di Los Angeles, ma purtroppo non mi ha donato le emozioni che speravo.
L’acqua di Long Beach è di quel colore che per quel che mi riguarda non invoglia neanche a mettere i piedi a mollo, sicuramente è per il fatto che si trova proprio appena sotto il porto di Los Angeles.
Long Beach è famosa per la sua lunga spiaggia, i palazzoni, le palme e i negozi.
Quindi adesso rimboccatevi le maniche perché ne avete di cose da vedere a Los Angeles!