Vedere l’aurora boreale

La prima foto che abbiamo scattato in assoluto ad un’aurora boreale di forte intensità è storta, sfocata, sovraesposta e il nostro 4×4 sembra deformato dalla distorsione causata dalla lente grandangolare piazzata in malo modo.
Avremmo potuto scattare bene certo, fare una di quelle foto fatte bene, eppure… la prima volta che lo vedi questo incredibile fenomeno naturale ti lascia paralizzato.

La nostra prima aurora boreale

Quella sera fuori c’erano -10 gradi circa, una temperatura decisamente accettabile in pieno inverno in Islanda. Il cielo era terso e il vento così calmo che abbiamo deciso di uscire in piena notte a fotografare la Via Lattea che dalla finestra della nostra camera già si vedeva benissimo.

Usciamo, saltiamo sul Jimny e ci dirigiamo verso una casa diroccata che avevamo visto sulla strada lungo il fiordo un paio di giorni prima, facciamo un paio di foto e ci accorgiamo che l’Aurora Boreale comincia ad apparire, anche ad occhio nudo. Una striscia verdina sembra tagliare il cielo e salire da dietro le montagne.

Per la sera è prevista un intensità di livello KP2 e, secondo il sito che controlliamo tutti i giorni, non sarebbe aumentata quella sera. Su una scala da KP0 a KP9 il livello 2 non è poi così emozionante, il più delle volte è un colorito verde immobile sull’orizzonte, una specie di tramonto verde diciamo, bello nella macchina fotografica, ma poco visibile ad occhio nudo.

Una aurora boreale di bassa intensità alle spalle di una vecchia casa abbandonata sul fiordo

Decidiamo comunque di riprendere la macchina e dirigerci dall’altra parta del fiordo per fotografare la Via Lattea e la misera Aurora Boreale da un altra angolazione. Passiamo il paese illuminato e imbocchiamo la strada che porta all’altra estremità del fiordo.

Passando vicino a una fabbrica di pesce di Seydisfjordur ci viene naturale guardare i grandi silos posti a ridosso del mare, ma appena alziamo gli occhi al cielo quello che vediamo è uno spettacolo inimmaginabile.

L’Aurora aveva preso forma!

Fasci di luce verdi si muovevano velocissimamente lungo tutto il fiordo. Siamo saliti velocemente sopra la collina, abbiamo fermato la macchina in mezzo alla strada, siamo scesi e ci siamo persi a guardare increduli i giochi di luce a volte anche violacei che lasciava l’Aurora nel cielo.

Dopo 10 minuti che sono sembrati ore abbiamo messo per terra la macchina fotografica e ci siamo fatti una foto. Senza badare troppo a regolazioni o inquadratura, la nostra testa era fissa col naso all’insù.
Noi uno spettacolo così, inaspettato, non avremmo mai pensato di vederlo. 

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Aurora boreale sulla strada di casa

Ma che cos’è un’aurora boreale?

Gli islandesi la chiamano norðurljós.
In generale è conosciuta come Northern Light o aurora borealis.
Noi la chiamiamo aurora boreale e gli amici che stanno nell’estremo sud del mondo la chiamano aurora Australe.
La definizione generica sarebbe aurora polare. Insomma potete chiamarla un po’ come volete ma questo fenomeno rimane uno spettacolo a cui non ci si abitua facilmente.

Tutto ha inizio a circa 149 milioni di Kilometri dalla terra, ovvero sul sole.
Un sacco di particelle energetiche si spostano alla velocità di circa 800 metri al secondo per lo spazio sotto forma di vento solare raggiungendo la terra in circa 50 ore.

A questo punto queste particelle incontrano il campo magnetico terrestre che funge da scudo schermando la terra dall’impatto diretto con queste particelle che scivolano su di esso passando oltre.

In realtà però alcune di queste particelle, a causa di un fenomeno che capisco a malapena e che non sono in grado di spiegare, riescono a passare attraverso il campo magnetico terrestre raggiungendo la ionosfera (che sarebbe la parte di atmosfera terrestre che sta tra i 100 e i 500 Km di altezza), lasciando grandi quantità di protoni ed elettroni e creando tutta una serie di accelerazioni che capisco ancora di meno che però creano questo incredibile fenomeno che è l’aurora boreale.

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Io e la Vale sotto un aurora indimenticabile. Vederla colorarsi oltre che di verde anche di tinte rossastre e gialle non è comune e bisogna essere davvero fortunati.

Quando ero più giovane e ancora più stupido di adesso con i miei amici dicevo spesso “non capisco ma mi diverto”. Ecco, questa cosa mi è tornata in mente perché io quando guardo l’aurora boreale NON CAPISCO MA MI DIVERTO.