Sull’altipiano della Meseta al confine con il Portogallo si trova la regione autonoma della Spagna che prende il nome di Estremadura. L’Estremadura è una regione rurale, aspra, dura, si potrebbe dire che è un po’ il far west della Spagna. Proprio qui si trova il parco naturale di Monfragüe, una delle zone naturali e di nidificazione di uccelli rapaci (e non solo) più importanti d’Europa. Per questo motivo abbiamo scelto quest’area come meta del nostro ultimo viaggio fotografico.
Come arrivare
L’aeroporto più vicino al parco di Monfragüe è l’aeroporto internazionale di Madrid-Barajas, ed è qui che conviene atterrare. La zona del parco dista circa 260 Km dall’aeroporto di Madrid ed è quindi necessario noleggiare un auto per raggiungere il parco. L’auto non sarà solamente utile a raggiungere Monfragüe, ma è anche un mezzo indispensabile per girare parco e aree limitrofe. Il parco di Monfragüe infatti non è piccolo e per visitarlo comodamente e senza fretta la macchina è decisamente il mezzo migliore. In aeroporto sono presenti tutte le principali compagnie di noleggio macchine, noi abbiamo scelto di noleggiare un piccolo furgoncino (un volkswagen Caddy per la precisione).

Consiglio sul noleggio Auto
Il Caddy e simili sono furgoncini comodi per spostarsi quando si viaggia in gruppo (noi eravamo in 5), ma hanno un problema per quanto riguarda la fotografia, ovvero hanno i finestrini apribili solo sulle due porte frontali, mentre le porte scorrevoli sul retro ne sono sprovviste. Questo rende quindi impossibile fotografare dalla macchina e l’unico modo per farlo è viaggiare con le portiere aperte. Tenetelo a mente quando noleggiate un’auto, soprattutto se intendete usarla come capanno mobile.
Il Parco
Con più di 18.000 ettari di terra e bagnato dai fiumi Tajo e Tiétar, quella del Monfragüe è una delle riserve naturali più importi non solo della Spagna, ma dell’Europa intera. Pur essendo una zona di enorme importanza naturalistica è ufficialmente parco nazionale soltanto dal 2007.
Essere diventato parco nazionale ha salvato l’area dalla sconsiderata riforestazione con Eucalipti che il governo Spagnolo aveva messo in atto all’inizio degli anni 70 e che avrebbe distrutto l’Ecosistema dell’intera zona. Ora il Monfragüe è uno dei 15 parchi nazionali della Spagna. Il parco è composto da un’ampia e densa macchia mediterranea, piccoli boschi di querce e lucci e pareti rocciose ideali per la nidificazione di avvoltoi e rapaci. I due periodi migliori per visitare il parco sono l’autunno-inverno e la primavera.

La Fauna
Nel parco di Monfragüe nidificano e si possono osservare avvoltoi monaci, grifoni e capovaccai, ma anche l’aquila imperiale spagnola, aquila fasciata (o aquila del Bonelli), civette, nibbi reali, il mitico gufo reale, gheppi, gufi e il rarissimo Nibbio bianco. E questi sono solo i rapaci…. Molto diffuse sono anche cicogne, cicogne nere e gazze azzurre. Per quanto riguarda i mammiferi sono presenti in grande numero i selvatici, in particolare i cervi, ma anche tassi, genette, faine, cinghiali e volpi. Questo parco è peraltro uno dei pochi luoghi dove sopravvive la lince iberica.

L’ambiente
Alcune aree del parco e in generale tutta l’Estremadura è caratterizzata dalla Dehesa. La Dehesa è un sistema agrosilvopastorale (insieme di campagna, boschi e attività di pastorizia) creato dall’uomo. In poche parole la Dehesa è una foresta mediterranea semplificata nella sua struttura e composizione, nella quale la densità di alberi viene controllata e ridotta a vantaggio delle specie erbacee favorendo così l’attività agricola e di pascolo.
Nei fatti la Dehesa è il sistema agro-forestale meglio conservato in Europa, nel quale si può osservare l’integrazione perfetta tra necessità economiche di utilizzo del suolo e conservazione della bio-diversità. Si calcola che la Dehesa si estenda per circa 2 milioni di ettari in Spagna e poco meno di 1 Milione di ettari in Portogallo.

Sede del parco
Villarreal de San Carlos è la sede del parco. Qui si trovano il Centro Visitatori, all’interno del quale è collocato un enorme plastico raffigurante l’intera area e dove è possibile reperire informazioni e mappe. Esposizioni e proiezioni permettono di farsi un’idea preventiva del valore naturalistico del parco. Sempre qui è possibile prenotare eventuali tour guidati. Sono inoltre presenti un paio di bar e ristoranti.
Migliori punti di osservazione
Salto del Gitano
Il salto del gitano è sicuramente il punto di osservazione più famoso di tutto il parco di Monfragüe. Si tratta di un “balcone” che affaccia direttamente sul Peña Falcón, iconica falesia a picco sul fiume Tago, sulla quale nidificano molte delle coppie di grifoni e capovaccai presenti nel parco. Questo è indubbiamente il punto migliore per l’osservazione dei grifoni, che molto spesso volano e si posano molto vicini ai punti di osservazione. Oltre che per gli avvoltoi questo è in generale un ottimo punto per l’osservazione di diverse altre specie. Qui abbiamo potuto ammirare il passero solitario (avvistato tutte le volte che siamo passati di qui), diversi esemplari di cicogna nera (una in cova sul nido, poco distante dal letto del fiume), nibbi bruni e reali, un esemplare di aquila minore e diverse specie di passeriformi.

Castelo di Monfragüe
Il castello di Monfragüe è il punto di vista più alto del parco, dal quale si gode di una veduta a 360 gradi sul parco e sull’Estremadura. Nei giorni particolarmente caldi e ventosi il castello è un ottimo punto per l’osservazione dei grifoni in volo, che qui passano velocissimi e radenti alla montagna. I grifoni sono tanto goffi a terra quanto maestosi in volo e vederli passare vicini, sentire il rumore delle loro ali che sibilano “tagliando” l’aria mentre curiosi ti guardano è un esperienza che da sola vale il viaggio. Il castello è anche un eccellente punto per fare della fotografia di paesaggio.

Info utili
La strada per salire al castello parte da un parcheggio poco distante dal Salto del Gitano e nei periodi di massima affluenza viene chiusa da una sbarra, per salire è quindi necessario utilizzare il servizio di navetta gratuito. In ogni caso le corse partono dalle 10 del mattino e finiscono alle 7 di sera, e rimane quindi possibile salire autonomamente al castello all’alba e al tramonto, momenti migliori della giornata sotto l’aspetto fotografico.

La Tajadilla
Un altro buon punto per l’osservazione dei grifoni. Si tratta di una parete a picco su di un piccolo boschetto e sul fiume. Anche qui generalmente nidificano diverse coppie di Grifoni, ma fra le varie pareti del parco al momento della nostra visita questa era sicuramente la meno abitata. Questo punto panoramico è dotato di capanno di osservazione e di grossi tavoli in legno. E’ uno dei punti più comodi dove fare una pausa o dove mangiare.

La Malavuelta
La Malavuelta è il punto di osservazione che domina la centrale idroelettrica. Sopra la centrale volano spesso rapaci ed in questa zona negli anni ha sempre nidificato l’aquila imperiale, ed era possibile vedere il nido dalla centrale sul versante opposto della valle. Purtroppo al momento della nostra visita non siamo riusciti ad avvistarlo e potrebbe essere che il sito di nidificazione sia cambiato. Questo è anche un altro ottimo punto per l’osservazione dei cervi. Qui infatti abbiamo potuto osservare diversi esemplari anche durante le ore centrali del giorno.

La Portilla del Tietar
Per me questo è il punto di osservazione più interessante dopo il Salto del Gitano. Si tratta di una massiccia falesia a picco sul fiume dove nidificano numerose coppie di Grifoni e non solo. Questa roccia a picco sul mare è abitata tanto quanto il Pena Falcon, una specie di condominio per rapaci. Anche in questo punto è presente un capanno per l’osservazione e qualche albero che fornisce un pò di protezione dal caldissimo sole dell’Estremadura. Oltre agli avvoltoi qui viene dato come abitante il mitico Buho Real, ovvero il gufo reale. Siamo stati quasi un ora a scrutare con binocoli e cannocchiali l’enorme roccia e ci siamo anche confrontati con qualche bird watcher dotato di cannocchiali più potenti dei nostri, ma del re dei gufi neanche l’ombra.

Distesa di querce da sughero
Poco dopo il Mirador de La Portilla del Tietar la strada taglia in due una vasta prateria caratterizzata dalla presenza in grande quantità delle caratteristiche querce da sughero. Già le querce da sole solo molto scenografiche, ma questa prateria di erba verdissima costellata di fiori gialli rende la scena davvero pittoresca. Probabilmente una delle zone migliori per l’osservazione delle gazze azzurre e dei gruccioni.

Dormire & Mangiare
Torrejón el Rubio
Noi abbiamo deciso di dormire a Torrejón el Rubio, un piccolo e caratteristico paesino abitato da circa 600 persone. Torrejón el Rubio è situato in un punto strategico alle porte del parco del Monfragüe, ad una decina di minuti di macchina dal Salto del gitano e dalla sede del parco. Nel paese ci sono un paio di alimentari abbastanza forniti, qualche bar e alcuni ristoranti.
Quasi tutte le nostre cene serali le abbiamo consumate alla Casa Rural Posada El Arriero, che serve porzioni abbondanti e offre un servizio molto educato e amichevole. Se mangiate qui l’insalata russa è ottima ed il secreto iberico anche.
Sulla stessa via si trova il Pléyades g-astronomía, un bar che serve ottimi caffè (il migliore del paese), tapas e prodotti tipici dell’Estremadura. In questo bar ho festeggiato il mio 32° compleanno e il personale è stato molto gentile.
Villarreal de San Carlos
Abbiamo anche mangiato nella sede del parco alla Casa Rural Monfragüe El Cabrerin, che a pranzo offre un buon menù comprensivo di vino per 12€ circa.
Per qualsiasi ulteriore informazione, organizzazione di viaggi su misura o per l’organizzazione di tour accompagnati scrivici qui nei commenti o su www.smallshedblog@gmail.com
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